Italia

Questa guida è destinata alle aziende di e-commerce che vendono online tramite negozi web o su marketplace.
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Aliquota IVA normale

L’aliquota IVA standard in Italia nel 2024 è del 22%.

Aliquota IVA ridotta

10%
  • Alcuni prodotti e servizi hanno diritto alla tariffa ridotta speciale, comprese le forniture di energia elettrica per gli usi elencati e i farmaci elencati.
5%
  • Alcuni prodotti e servizi beneficiano della tariffa speciale ridotta, tra cui i prodotti per bambini e l’igiene intima femminile.
4%
  • Alcuni prodotti e servizi hanno diritto a un’aliquota ridotta speciale, inclusi cibo, bevande e prodotti agricoli.

IVA deducibile

Se beni o servizi fossero utilizzati per effettuare forniture imponibili in Italia, l’IVA nelle fatture a monte potrebbe essere accreditata. Esempi inclusi:
  • IVA pagata allo sdoganamento con il tuo numero EORI;
  • IVA pagata ai fornitori italiani.
Consulta il riepilogo delle aliquote IVA dell’UE.
In vigore dal 1° gennaio 2015. Il business digitale in Italia è regolato dal DECRETO LEGISLATIVO 31 Marzo 2015, n. 42 di attuazione della Direttiva 2000/31/CE su alcuni aspetti giuridici dei servizi della società dell’informazione, in particolare il commercio elettronico, nel mercato interno (Direttiva sul commercio elettronico).

Aliquota IVA standard

L’aliquota IVA standard in Italia nel 2024 è del 22%.

Aliquota IVA ridotta

4% eBook.

Peculiarità del calcolo dell’IVA

IVA= Entrate totali * 22/122.
Aliquota standard IVA 22% Aliquota ridotta IVA 10%, 5%, 4% Soglie €10,000
Basta inserire il tuo paese e scoprire l'aliquota IVA Importo
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Soglie

Dal 1° luglio 2021 le soglie per le vendite a distanza sono state ritirate e sostituite da una soglia unificata di 10.000 euro per tutti i membri dell’UE. In altre parole, l’IVA dovrebbe essere addebitata all’aliquota IVA del paese di residenza del cliente da parte delle aziende il cui fatturato transfrontaliero imponibile annuale è superiore a 10.000 euro. In Italia, la soglia di registrazione Iva per le imprese residenti salirà a 85.000 euro all’inizio del 2023

Procedura di registrazione

Quando una società ha l’obbligo di registrarsi, i proprietari saranno tenuti a compilare e presentare un modulo di registrazione IVA, insieme alla documentazione giustificativa:
  • Certificato di costituzione;
  • Estratto del registro delle imprese;
  • certificato IVA;
  • Statuti;
Se la società nomina un agente fiscale locale o un rappresentante fiscale, lo è una lettera di autorizzazione o procura. La partita IVA intracomunitaria dovrà essere ricevuta con domanda separata.

Rappresentante fiscale

Le società soggette a imposta stabilite al di fuori dell’Unione Europea sono obbligate a nominare rappresentanti fiscali per gestire tutte le formalità relative alla registrazione e al riempimento dell’IVA.

Conservazione dei registri

In Italia esistono norme rigide sul layout e sul formato dei registri IVA che le società o i loro agenti fiscali devono conservare. Le registrazioni devono essere conservate dal soggetto passivo o dal tenutare della sua contabilità e comunicate all’Agenzia delle Entrate competente. Non è possibile conservare all’estero fatture cartacee e altri documenti rilevanti ai fini fiscali archiviati su supporto cartaceo (compresi i registri contabili). In questi casi, i libri IVA e gli altri documenti rilevanti (es.: fatture e documenti di trasporto) devono essere presentati su richiesta dell’Agenzia delle Entrate. Il periodo di conservazione delle registrazioni è di dieci anni.

Elenco vendite

La lista vendite europea (ESL) deve essere compilata e presentata mensilmente. Se le tue consegne non superano i $50.000, puoi presentare rapporti trimestrali (è necessario ottenere il consenso dell’autorità fiscale). La segnalazione deve essere presentata entro il 25 del mese successivo al periodo di riferimento.

Data di pagamento dell’IVA

I pagamenti periodici dell’IVA sono dovuti su base mensile o trimestrale. L’IVA dovuta deve essere pagata entro il giorno 16 del mese successivo al periodo oppure entro il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre. In caso di regime trimestrale si applicano gli interessi.

Compilazione dichiarazioni IVA

Il contribuente deve trasmettere la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate per via elettronica. La piattaforma LOVAT supporta l’invio digitale. Il periodo d’imposta è un trimestre. Le dichiarazioni IVA trimestrali devono essere presentate per via elettronica entro il 16 del mese successivo al trimestre. Le dichiarazioni IVA annuali devono essere compilate entro il 30 aprile dell’anno successivo. Le aziende possono tenere traccia delle scadenze anche sul portale Lovat.

E-fatturazione Italia

Cos'è l'E-fatturazione?

L'e-fatturazione in Italia è il processo di emissione, trasmissione e ricezione delle fatture in formato elettronico. Sostituisce le tradizionali fatture cartacee e garantisce la conformità con i requisiti di fatturazione elettronica in Italia. Per saperne di più sul panorama globale dell'e-fatturazione e le tecnologie che facilitano questo processo, consulta il nostro Motore di E-fatturazione Multinazionale. Tutte le fatture elettroniche in Italia devono aderire al formato FatturaPA, uno standard XML strutturato richiesto per l'interoperabilità e la verifica. L'uso obbligatorio dell'e-fatturazione consente all'Agenzia delle Entrate di monitorare le transazioni in tempo reale, assicurando la corretta dichiarazione dell'IVA e degli altri obblighi fiscali. La piattaforma principale per l'elaborazione delle e-fatture è il Sistema di Interscambio (SdI). Se stai cercando informazioni su come funzionano i sistemi di fatturazione elettronica in più paesi, consulta la nostra pagina dettagliata del Motore di E-fatturazione Multinazionale.

Come funziona l'E-fatturazione nelle transazioni B2G, B2B e B2C

L'e-fatturazione si applica a diversi tipi di transazioni, inclusi Business-to-Government (B2G), Business-to-Business (B2B) e Business-to-Consumer (B2C). Di seguito una spiegazione su come funziona l'e-fatturazione in ciascuna categoria, con esempi specifici.

B2G (Business-to-Government)

L'e-fatturazione è obbligatoria per gli acquisti della pubblica amministrazione dal giugno 2014. Le aziende che forniscono beni o servizi agli enti pubblici devono inviare le fatture in formato FatturaPA attraverso la piattaforma SdI. L'ente governativo verifica la fattura e procede al pagamento. Per maggiori informazioni sui requisiti di e-fatturazione B2B in diverse giurisdizioni, esplora il Motore di E-fatturazione Multinazionale. Esempio: Un'impresa di costruzioni che lavora a un progetto governativo emette una fattura per i suoi servizi. La fattura è creata nel formato FatturaPA e inviata tramite la piattaforma SdI. L'ente governativo verifica e approva la fattura prima di procedere al pagamento.

B2B (Business-to-Business)

Dal gennaio 2019, le aziende in Italia devono emettere fatture elettroniche per le transazioni tra imprese. Queste fatture devono includere il Codice SDI (Codice Destinatario) del destinatario per garantire la corretta consegna attraverso la piattaforma SdI. Esempio: Un'agenzia di marketing fornisce servizi di consulenza a un'altra azienda. L'agenzia genera una fattura con il Codice SDI del cliente e la invia tramite il sistema SdI. Il cliente riceve la fattura e la transazione viene registrata per la conformità IVA.

B2C (Business-to-Consumer)

Per le transazioni con i consumatori, le aziende sono tenute a emettere fatture elettroniche e includere il codice fiscale del cliente. Sebbene i consumatori non siano obbligati a elaborare le e-fatture, le fatture devono comunque essere trasmesse tramite la piattaforma SdI per scopi fiscali. Esempio: Un negozio al dettaglio vende calzini a un cliente individuale. Il negozio genera una e-fattura, includendo il codice fiscale del cliente, e la invia tramite la piattaforma SdI. Il cliente riceve una copia semplificata per i suoi archivi.

Chi deve conformarsi?

Di seguito una tabella che riassume le categorie di aziende obbligate ad utilizzare l'e-fatturazione, i loro obblighi e le date di inizio. Se desideri maggiori dettagli sui requisiti di conformità per l'e-fatturazione in vari paesi, visita il nostro Motore di E-fatturazione Multinazionale.
Categoria Requisito Data di inizio
B2G (Business-to-Government) Obbligo di e-fatturazione per acquisti della pubblica amministrazione. Giugno 2014
B2B (Business-to-Business) Obbligo di e-fatturazione per le transazioni tra imprese. Gennaio 2019
B2C (Business-to-Consumer) Obbligo di e-fatturazione per transazioni con i consumatori. Gennaio 2019
Contribuenti oltre €25.000 E-fatturazione obbligatoria per i contribuenti con fatturato superiore a €25.000. Luglio 2022
Tutti i contribuenti E-fatturazione obbligatoria per tutti i contribuenti, anche con regime forfettario. 2024

Come ottenere un codice SDI

Il Codice SDI (Codice Destinatario) è un identificativo unico che determina dove la fattura elettronica sarà consegnata tramite il sistema SdI. È essenziale per garantire che le fatture raggiungano il destinatario corretto. Il nostro Motore di E-fatturazione Multinazionale fornisce informazioni su come ottenere i codici SDI e identificatori simili in più paesi.

Dove ottenere il Codice SDI

  • Le aziende e i soggetti IVA registrati possono ottenere il loro codice SDI registrandosi con un fornitore di servizi accreditato o direttamente tramite l'Agenzia delle Entrate.
  • Le aziende che utilizzano canali certificati, come SDICoop o SDIFTP, ricevono un codice SDI dedicato.
  • Per i destinatari che utilizzano una PEC (Posta Elettronica Certificata), il codice SDI è rappresentato da un segnaposto (ad esempio, “0000000”).

Caratteristiche del Codice SDI

  • Il codice SDI deve essere incluso in ogni e-fattura inviata tramite il sistema SdI.
  • Le aziende devono comunicare il proprio codice SDI ai fornitori per garantire una consegna corretta.
  • Se un destinatario non fornisce un codice SDI, le fatture possono comunque essere inviate utilizzando il loro numero di partita IVA o un codice generale.

Esenzioni

Anche se l'e-fatturazione è obbligatoria per la maggior parte delle aziende, esistono alcune esenzioni:
  • I contribuenti con regime forfettario e fatturato annuale inferiore a €65.000 inizialmente erano esenti.
  • Dal luglio 2022, la soglia di esenzione è stata ridotta a €25.000.
  • A partire dal 2024, l'e-fatturazione sarà obbligatoria per tutti i contribuenti, senza esenzioni residue.

Principali tappe nell'implementazione dell'e-fatturazione

L'implementazione dell'e-fatturazione in Italia è stata graduale, con tappe chiave che ne evidenziano l'adozione progressiva:
  1. Novembre 2013
    • L'Ufficio Generale del Bilancio ha emesso la Circolare n. 37, introducendo l'e-fatturazione per la pubblica amministrazione.
  2. Giugno 2014
    • L'e-fatturazione è diventata obbligatoria per le amministrazioni pubbliche centrali, come ministeri e agenzie fiscali.
  3. 31 marzo 2015
    • L'obbligo di e-fatturazione è stato esteso a tutte le agenzie governative.
  4. Gennaio 2019
    • L'e-fatturazione è diventata obbligatoria per ogni transazione B2B e B2C.
  5. Luglio 2022
    • L'e-fatturazione è diventata obbligatoria per i contribuenti con un fatturato annuale superiore a €25.000.
  6. Gennaio 2024
L'e-fatturazione è diventata obbligatoria per tutti i contribuenti, compresi quelli con regime forfettario e fatturato inferiore a €25.000. Se sei curioso di sapere di più sul contesto più ampio delle normative sull'e-fatturazione e sulla loro implementazione globale, visita il nostro Motore di E-fatturazione Multinazionale per maggiori dettagli.

Soglia

La soglia fiscale è pari a 0€ per i servizi digitali.

Pezzi di prova

Per identificare la posizione di un cliente, il commerciante deve raccogliere almeno due elementi su prove non contraddittorie. E se due di essi sono in Italia, il cliente potrà essere determinato come italiano:
  • Indirizzo permanente del cliente;
  • Indirizzo di fatturazione (banca o operatore del pagamento elettronico);
  • Indirizzo IP;
  • Numero di telefono;
  • L’ubicazione della linea fissa del cliente tramite la quale gli viene fornito il servizio;
  • Altre informazioni rilevanti dal punto di vista commerciale.

Elenco dei servizi elettronici

Un prodotto digitale è qualsiasi prodotto archiviato, consegnato e utilizzato in formato elettronico. Si tratta di beni o servizi che il cliente riceve via posta elettronica, scaricandoli da Internet o accedendo a un sito web, in particolare: E-book, immagini, film e video, acquistandone una copia da Shopify o utilizzando un servizio come Netflix. Nel linguaggio fiscale, questi prodotti rientrano in una categoria solitamente chiamata «Prodotti audio, video o audiovisivi»; Musica scaricabile e in streaming, acquistando un MP3 o utilizzando un servizio come SoundCloud o Spotify.
  • Naturalmente anche questi prodotti rientrano nella categoria audio;
  • Software basati su cloud e prodotti as-a-Service, come Software-as-a-Service (SaaS), Platform-as-a-Service (PaaS) e Infrastructure-as-a-Service (IaaS);
  • Siti Web, servizi di hosting di siti e fornitori di servizi Internet;
  • Annunci online e marketing di affiliazione.

Procedura di registrazione

Il soggetto passivo extraeuropeo che sceglie di identificarsi in Italia richiede la registrazione compilando il modulo online disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nell’area ad accesso libero. Con la credenziale potrà compilare il format online al link «Registrazione». Tramite il portale e-merchant è necessario fornire i seguenti dati:
  • Un nome dell’azienda;
  • Il Paese in cui ha sede la società del soggetto passivo;
  • Indirizzo completo dell’azienda;
  • Indirizzi elettronici: indirizzi di posta elettronica, siti web;
  • Il numero di identificazione fiscale è fornito dal Paese di residenza o domicilio, se presente;
  • Una dichiarazione dichiarante che non è stato già identificato ai fini IVA nell’UE;
  • Coordinate bancarie;
  • Data di inizio del regime se antecedente alla data di registrazione;
  • Nome di riferimento: nome, cognome, indirizzo e-mail e numero di telefono della persona fisica;
  • L’Agenzia delle Entrate potrà fare riferimento per richiedere informazioni o inviare comunicazioni.
Non vi è alcun obbligo di nominare un rappresentante fiscale in Italia se un’azienda fornisce solo servizi digitali.

Conservazione dei registri

I commercianti online devono conservare tutte le informazioni rilevanti per l’IVA per dieci anni. Una società deve conservarli in archivio nel caso in cui un’autorità desideri verificare la sua storia fiscale.

Data di pagamento dell’IVA

Il pagamento deve essere effettuato entro 20 giorni dalla scadenza del periodo a cui si fa riferimento, vale a dire:
  • 20 aprile per il primo trimestre dell’anno;
  • 20 luglio per il secondo trimestre dell’anno;
  • 20 ottobre per il terzo trimestre dell’anno;
  • 20 gennaio per il quarto trimestre dell’anno.

Compilazione dichiarazioni IVA

La dichiarazione IVA italiana è dovuta trimestralmente. Le imprese registrate per Moss in Italia devono presentare elettronicamente la dichiarazione trimestrale IVA Moss. Alla fine di ogni trimestre, ci sono 20 giorni per presentare e pagare tutto ciò che l’azienda deve. Le scadenze per il reso sono:
  • 20 aprile – per il primo trimestre terminato il 31 marzo;
  • 20 luglio – per il secondo trimestre terminato il 30 giugno;
  • 20 ottobre – per il terzo trimestre terminato il 30 settembre;
  • 20 gennaio: per il quarto trimestre terminato il 31 dicembre.
Non è prevista alcuna variazione del termine per la presentazione della dichiarazione se tale data cade nel fine settimana o in un giorno festivo. L’azienda che non ha effettuato alcuna fornitura in Italia o nell’UE durante un trimestre deve comunque presentare una «dichiarazione nulla».
Ottobre 9, 2024 209
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